Coordinatore: Giuseppe Berta, Cristiano Antonelli
Referente Torino Internazionale: Giovanna Bossi
La Commissione Sviluppo economico è divisa in tre gruppi di lavoro che affrontano i seguenti temi: automotive, ict, finanza.
AUTOMOTIVE
Coordinatore: Aldo Enrietti
La filiera dell’automobile rimane uno dei comparti più importanti dell’industria manifatturiera italiana, mentre in Piemonte il peso del settore è particolare, nonostante la crisi Fiat e la generale flessione internazionale del comparto. In un senso diverso dal passato, dunque, l’automotive può ancora essere una forza trainante di sviluppo per Torino.
Molti aspetti di debolezza individuati nel cluster automotive torinese sono legati a problematiche che richiedono interventi di livello nazionale, per rendere le imprese italiane più competitive e incoraggiare gli investimenti diretti stranieri, ponendosi un livello di governance diverso dall’area metropolitana.
Per queste ragioni, i lavori della Commissione Sviluppo Economico su questo tema considerano due temi particolari, di rilievo locale: le prospettive del Centro Ricerche Fiat come centro servizi offerti al mercato, oltre che alla sola casa madre, e la riconversione dell’area Mirafiori con suoi possibili utilizzi alternativi alla produzione industriale.
Tre temi per la discussione:
COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E ISTITUZIONI PUBBLICHE
Individuare possibili forme di collaborazione tra imprese e istituzioni pubbliche allo scopo di rafforzare la competitività della filiera automotive nel suo complesso e di promuovere sui mercati internazionali il cluster come entità integrata (collective marketing and branding)
AREA MIRAFIORI
Capire quale sarà il futuro dell’area e quali potrebbero essere i possibili utilizzi nel caso in cui la Fiat decidesse di ridimensionare le attività produttive che lì si svolgono. Collegamenti. Territorio Metropolitano
SETTORI D’ECCELLENZA
Sostenere la crescita e lo sviluppo dei diversi poli di eccellenza che esistono all’interno del cluster, in particolare le attività di progettazione e design, favorendo dinamiche cooperative tra i diversi soggetti coinvolti.
ICT
Coordinatore: Mario Calderini
L’industria dell’Ict si sviluppa sia come settore economico autonomo sia come industria di supporto ad altri settori. Si tratta di una peculiarità importante se si pensa che l’interazione fra queste due dinamiche, fra loro complementari – la diffusione in settori industriali tradizionali e la nascita di imprese dedicate alla produzione di prodotti e servizi Ict medesimi – è il principale driver di crescita dei distretti industriali di successo.
Questa caratteristica trasversalità e pervasività del settore Ict suggerisce un modello di sviluppo co-evolutivo a doppia leva: la nascita di un cluster Ict su scala locale è spesso dovuta all’esternalizzazione di attività a basso valore aggiunto, da parte di imprese di settori tradizionali portate a focalizzare le proprie risorse su attività core; tuttavia, le neonate imprese Ict alimentano la diffusione delle tecnologie, contribuiscono all’evoluzione di prodotti e servizi aumentandone il valore aggiunto, in ultima analisi generano ulteriori attività, prodotti, processi e servizi che tornano al mercato sotto forma di nuove iniziative imprenditoriali.
Una politica di sviluppo del settoreIct può dunque efficacemente muoversi trattando questa complementarietà fra le due linee di sviluppo, inducendo interazioni e sinergicamente per creare valore economico.
Tre temi per la discussione:
PRODUZIONE DI ICT
Produrre prodotti e servizi ad alto contenuto di innovazione, attività posizionate in alto nella filiera innovativa e non dunque attività di produzione in senso stretto, dove la forte concentrazione industriale in atto preclude di fatto l’entrata di nuove imprese.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Promuovere la diffusione delle nuove tecnologie nella PA per favorire politiche di rinnovamento gestionale e organizzativo; potenziare le logiche di e-government con nuovi servizi innovativi ai cittadini e nuove modalità di cooperazione tra gli enti a livello locale.
SETTORI TRADIZIONALI
Sostenere e potenziare l’impiego delle tecnologie Ict in diversi settori dell’economia locale sfruttandone le capacità innovative. In particolare, favorire le sinergie con alcuni settori considerati cruciali per lo sviluppo dell’economia locale quali l’automotive e l’area dei servizi medici.
FINANZA
Coordinatore: Claudio Giuliano
Un aspetto di primaria importanza nel valutare le potenzialità di sviluppo economico di un territorio è quello legato al sistema finanziario e alla sua capacità di sostenere e promuovere la nascita e la crescita dei diversi soggetti economici. Per rispondere a questa esigenza di capitali, e quindi per operare concretamente a sostegno della crescita delle imprese, è necessario sviluppare una strategia articolata che affronti in modo integrato e con una pluralità di strumenti finanziari questo tema; una strategia di finanza in grado di accompagnare l’impresa nelle diverse fasi della propria vita e che consenta di capitalizzare e sfruttare appieno le risorse che il territorio detiene e dimostra di sapere continuare a generare.
Il Gruppo di lavoro Finanza della Commissione Sviluppo Economico si propone di creare un’opportunità di dialogo tra il settore pubblico e il mondo degli operatori finanziari privati, individuando strategie e policy per favorire lo sviluppo di un importante polo finanziario sul territorio metropolitano.La definizione di strategie e policy deve necessariamente tener conto della dualità del settore finanza, che è al tempo stesso settore autonomo che produce ricchezza e motore per lo sviluppo del sistema economico piemontese.
Due temi per la discussione:
FINANZA COME MOTORE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA ECONOMICO PIEMONTESE
FINANZA COME SETTORE AUTONOMO CHE PRODUCE RICCHEZZA